Oltre il 90% del commercio africano di ogni articolo è in mano a distributori informali: solo considerando le città del continente si parla di oltre 10 milioni di chioschi e negozietti che vendono oltre 180 miliardi di dollari di merci ogni anno.
Sokowatch nasce per consentire a questi operatori di riordinare rapidamente e facilmente il proprio inventario. Daniel Yu, il fondatore, è un giovane informatico americano di origini cinesi che ha vissuto in una zona rurale dell’Egitto.
Ha lanciato l’azienda nel 2014 a Nairobi intorno a un software in grado di tracciare la disponibilità dei prodotti nei magazzini. Questo stesso sistema garantisce, grazie ai big data, analisi e statistiche affidabili sul commercio al dettaglio africano. Gli ordini vengono effettuati tramite sms o app mobile. Lo scorso anno la startup ha raccolto oltre 2 milioni di dollari da una serie di fondi specializzati sul continente. Tra i primi investitori anche il gruppo Chandaria, la più importante azienda di prodotti per l’igiene dell’Africa orientale.
«Riteniamo che Sokowatch abbia il potenziale per trasformare la vendita al dettaglio in tutta l’Africa», ha affermato Peter Orth, partner del fondo “4DX Ventures”, spiegando che la giovane età della popolazione consentirà «nuove soluzioni tecnologiche per superare i tradizionali modelli di centri commerciali, banche e società di logistica». Sokowatch connette direttamente il piccolo punto vendita con il produttore: il salto della consueta pletora di mediatori e distributori garantisce prezzi più bassi di oltre il 20% per i commercianti al dettaglio.
Fonte: africarivista.it